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Quando vuoi sempre salvare gli altri
Quante volte nella tua vita hai indossato i panni del savatore? E quante volte sei rimasto deluso? Tantissime volte. La domanda è: per quale ragione darti da fare per salvare gli altri non ti fa stare bene? Dovrebbe farti sentire meglio sapere di fare di tutto per salvare un amico, un parente, un collega o un conoscente e invece, il più delle volte, ti crea dei problemi. Vediamo i motivi di questo strano meccanismo.
Piccolo avvertimento: nei nostri articoli usiamo il maschile inclusivo per un’esposizione più semplice, ma indifferentemente ci riferiamo sempre in modo ampio ed inclusivo a tutti, senza alcuna distinzione.
Nessuno può salvare nessuno
Considera questo principio come una legge infallibile: nessuno può salvare nessuno! Tu stesso non puoi essere salvato da nessuno, così come tu non puoi salvare nessuno. Ciascuno di noi può salvarsi unicamente da solo, rimboccandosi le maniche e trovando in se stesso le risorse per reagire agli eventi negativi della vita e risollevarsi. Gli altri ti possono aiutare, supportare, ascoltare, ma nessuno davvero potrà mai essere il tuo salvatore. Nello stesso modo tu non puoi pensare di essere il salvatore di nessuno, che sia tuo figlio, un amico, un collega, un parente o semplicemente un conoscente.
Ci sono cose nella tua vita che non sono sotto il tuo controllo ed una di queste è proprio la vita degli altri. Per questo non puoi salvare nessuno.
I panni del salvatore
Tutte le volte in cui decidi di vestire i panni del salvatore, anzichè stare meglio, inevitabilmente starai peggio. È strano vero? Ma è proprio così.
Questo accade perchè tu, come chiunque altro, non hai il potere di salvare nessuno. Tutte le volte nelle quali ci provi, rimarrai deluso perchè ti renderai conto di non esserci riuscito, portandoti dietro una sgradevole sensazione di impotenza e di incapacità.
Voler salvare a tutti i costi gli altri può avere due tipi di effetti negativi: deresponsabilizza l’altro, il quale sa che ha accanto un salvatore e si adagia su questa sicurezza non attivando le proprie risorse personali per autosalvarsi o in alternativa induce l’altro a rifiutare il salvatore, generando reazioni assolutamente contrarie ed oppositive. Il risultato è in ogni caso negativo ed il salvatore rimarrà deluso, sconfitto, offeso.
Spogliati dei panni del salvatore, esci da questo ruolo ogni volta in cui ti ci ritrovi dentro e vedrai che molte cose magicamente cambieranno.
Cosa puoi fare
Se è vero che non puoi salvare nessuno, allora cosa puoi fare davanti ad una persona che pensi abbia bisogno del tuo aiuto? Molto semplicemente puoi ascoltarla e supportarla, ma mai con l’intenzione di salvarla. L’ascolto attivo ed il supporto morale (o in alcuni casi anche materiale) sono la cosa migliore che puoi fare, anzi l’unica.
Attraverso l’empatia e l’ascolto potrai sentirti davvero bene ed esser certo che non stai sbagliando. L’altro potrà trovare nel tuo supporto il giusto rinforzo per salvarsi da solo, senza avere l’impressione che tu sia lì per assicurargli una salvezza che non puoi dare in realtà.
Se scegli di voler salvare a tutti i costi tuo figlio, il tuo partner, il tuo amico o il tuo collega, stai certo che ti sentirai impotente ed incapace, proprio perchè ti scontrerai contro il muro dell’impossiblità. Se invece scegli di ascoltare e di capire, ti sentirai efficace, utile e darai il tuo migliore supporto all’altro.
Il coaching ti aiuta a non essere un salvatore
Il coaching ti aiuta a capire questo principio fondamentale e ti rende libero dal meccanismo automatico che ti impone di vestire i panni del salvatore a tutti i costi.
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Nicoletta Cotugno